Come leggiamo in questo articolo [http://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Gregorio_I ], l'inverno 589-590 fu particolarmente funesto per la penisola italiana e anche per Roma. Qui vi fu in particolare una grande esondazione del Tevere con prolungato allagamento di parte della città, evento cui seguì un' epidemia di peste: di questa rimase vittima anche papa Pelagio II, che morì il 7 febbraio 590. Iniziarono a questo punto forti insistenze da parte del clero, del senato della città e dei credenti perché il diacono Gregorio Anici, di antica pia famiglia e già prefetto della città, accettasse l'onere della successione: ma egli era molto recalcitrante.
Grafici della congiunzione Giove-Saturno verificatasi nell'autunno-inverno dell' anno 590 nella costellazione dei Gemelli (lat. = 92°51') |
La mia interpretazione di questa narrazione leggendaria (una delle tante relative a quel periodo) è che ad ispirare il futuro Gregorio I Magno (590-604) ad accettare la nomina papale fu il fatto che in quei giorni era in atto una visibile congiunzione planetaria Giove-Saturno, come si vede dai grafici soprastanti che ciascuno può (far) verificare. Lo stretto allineamento (0° 29' 40") tra i due pianeti c'era stato circa un mese prima (il 30 luglio 590) ed ora il 'figlio' Giove (curva verde) aveva già superato in longitudine verso est il 'padre Saturno' (curva blu) di circa 2,5° (2° 30' 27"): la congiunzione planetaria si avviava cioè verso la sua fase finale (il 'rinfoderare la spada' dell' arcangelo Michele), così come si sperava della pestilenza.
Fu così che il grande Mausoleo dell' imperatore Adriano cominciò ad essere chiamato genericamente Castello e "Angelo di Castello" la statua dell' arcangelo Michele che rinfodera la spada, che fu posta da allora sulla sua sommità.
[Per approfondire la storia del periodo si veda anche: C. Rendina, I papi, storia e segreti, Newton, Roma 1996, pp. 126-133]
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