domenica 21 luglio 2024

Ieri i 720 ANNI dalla NASCITA DEL PETRARCA - Ricordiamone anche la PETROSITA' del Rvf 23

Grafici della DISgiunzione Giove-Saturno
1335-36
Il 2024 è un anno molto importante per gli studiosi di italianistica: ricorrono infatti sia i 650 anni dalla morte del Petrarca (1304-1374) che i 720 anni dalla nascita, avvenuta ad Arezzo il 20 luglio 1304.

Passati da poco i trent'anni e proprio quando i due pianeti Giove e Saturno, che avevano iniziato ad ispirargli la 'donna angelicata' Laura, erano in dis-giunzione (180°) e quindi praticamente invisibili (primi di aprile del 1335 e del 1336), Petrarca sentì il bisogno di curare e pubblicare una sua prima raccolta di versi e raccontare poeticamente la sua storia artistica fino ad allora con la cosiddetta "canzone delle metamorfosi", la Rerum vulgarium fragmentum n. 23, quella che inizia con i versi 

Grafici della CONgiunz. Giove-Saturno
singola dell' 1.6.1325 nella costell. Toro
"Nel dolce tempo della prima etade,/ che nascer vide et anchor quasi in herba/ la fera voglia che per mio mal crebbe, perché cantando il duol si disacerba,/ canterò com'io vissi in libertade, mentre Amor nel mio albergo a sdegno s'ebbe."

Qui lui sta parlando dell'arrivo ad inizio del 1325 (quando aveva ancora 20 anni) della congiunzione G-S che si sarebbe rivelata singola con culmine al 1° giugno di quell'anno.

Di come le congiunzioni G-S del 1345 e 1365 spieghino e permettano di datare tutto il gruppo dei cosiddetti sonetti fenicei (Rvf 185, 321, 323) ho già scritto anche in questo blog e quindi non starò qui a ripeterlo (basta fare un search con q=Petrarca). 

mercoledì 17 luglio 2024

Am 18 Juli 1962: das von HEIDEGGER UNGESPROCHENE der UBERLIEFERTEN/NATURLICHEN SPRACHE

Il 18 luglio 1962 Heidegger tenne una conferenza (rivolta ad insegnanti di scienze di una scuola professionale) dal titolo "Ueberlieferte Sprache und Technische Sprache", nella quale - dopo una serie di considerazioni su varie forme di linguaggio tecnico come alfabeto Morse (Morsezeichen) e programmi per computer (Programme der Rechenmaschine) - arriva a parlare di una lingua 'naturale' che designa come 'ueberlieferte' Sprache, come lingua o linguaggio 'tramandato' e che fa riferimento (meiner Meinung nach) alla dinamica della congiunzione planetaria Giove-Saturno allora in fase conclusiva del 1961-62 (grafici sottostanti), indicata con 'das (Ganze dessen), was gegenwaertig ist' ((tutto) ciò che attualmente è (presente)).
A p. 27 del volumetto della Erker-Verlag che pubblicò nel 1989 il testo della conferenza del luglio 1962, così Heidegger descrive la auto-trasmissione, la ripetizione nel tempo della "ueberlieferte Sprache":
"Ueberlieferung ist nicht blosse Weitergabe, sie ist Bewahrung des Anfaenglichen, ist Verwahrung neuer Moeglichkeiten der schon gesprochenen Sprache. Diese selbst enthaelt und schenkt das Ungesprochene. Die Ueberlieferung der Sprache wird durch die Sprache selbst vollzogen, und zwar in der Weise, dass sie den Menschen dafuer in Anspruch nimmt, ...".
Heidegger continua poi così:
Grafici della congiunz. Giove-Saturno 1961-62
"Hinter dem Titel des Vortrags verbirgt sich der Hinweis auf eine staendig wachsende Gefahr, die den Menschen im Innersten seines Wesens bedroht - naemlich in seinem Verhaeltnis zum Ganzen dessen, was gewesen, was im Kommen, was gegenwaertig ist. Was zunaechst nur wie ein Unterschied von zwei arten der Sprache aussieht. erweist sich als ein ueber dem Menschen waltendes Geschehen, das nichts Geringeres als das Weltverhaeltnis des Menschen angeht und erschuettert. Es ist ein Weltleben, dessen Stoesse der heutige Mensch kaum beachtet, weil er fortgesetzt mit den neuesten Informationen zugedeckt wird."
Heidegger conclude poi la conferenza dicendo che accanto a questo pericolo vi è anche qualcosa che può salvare (das Rettende), su cui pure sarebbe necessaria una meditazione (Besinnung):
".. eine Besinnung aber zugleich auf das Rettende, das sich im Geheimnis der Sprache verbirgt, sofern sie uns immer auch in die Naehe des Ungesprochenen und Unaussprechlichen bringt."
Spero, cari lettori ed amici, di avervi chiarito cosa Heidegger indichi con i termini das Ungesprochene e das Unaussprechliche, cioè il non-detto e l'indicibile, cioè quel fondamento ontico-periodico della metafisica classica/aristotelica che, come ho qui ed altrove dimostrato, lui si è sforzato prima di capire e poi per tutta la vita di trasformare/ridefinire/ripensare come SeinsGeschichte seinsgeschichtliches Denken (pensiero ontostorico o di ontologia storica).