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venerdì 16 agosto 2024

Alla luce della CONGIUNZ. G-S SENNUCCIO DEL BENE risponde il 23 giugno 1345 al Rvf 266 del PETRARCA

Grafici della congiunzione Giove-Saturno del 1345
nella costellaz. del Capricorno (conf. Acquario)
Oltre l'usato modo si rigira

lo verde lauro, ahi, qui dov'io or seggio

e più attenta e com' più la riveggio, 

di qui in qui con gli occhi fiso mira;

e parmi omai ch'un dolor misto d'ira

l'affligga tanto che tacer nol deggio, 

onde dall'atto suo io vi richeggio,

ch'esso mi ditta che troppo martira.


E 'l signor nostro in desir sempre abonna

di vedervi seder nelli suoi scanni,

e 'n atto e in parlar questo distinsi:

mei fondata di lui trovar colonna

non potreste in cinqu'altri san Giovanni,

la cui vigilia a scriver mi sospinsi. 

[Grafici miei, prodotti con Alcyone Eph. 2.0; testo da D. Piccini, Un amico del Petrarca: Sennuccio del Bene e le sue rime, Antenore, 2004, son. XIV, p. 82-84]

domenica 21 luglio 2024

Ieri i 720 ANNI dalla NASCITA DEL PETRARCA - Ricordiamone anche la PETROSITA' del Rvf 23

Grafici della DISgiunzione Giove-Saturno
1335-36
Il 2024 è un anno molto importante per gli studiosi di italianistica: ricorrono infatti sia i 650 anni dalla morte del Petrarca (1304-1374) che i 720 anni dalla nascita, avvenuta ad Arezzo il 20 luglio 1304.

Passati da poco i trent'anni e proprio quando i due pianeti Giove e Saturno, che avevano iniziato ad ispirargli la 'donna angelicata' Laura, erano in dis-giunzione (180°) e quindi praticamente invisibili (primi di aprile del 1335 e del 1336), Petrarca sentì il bisogno di curare e pubblicare una sua prima raccolta di versi e raccontare poeticamente la sua storia artistica fino ad allora con la cosiddetta "canzone delle metamorfosi", la Rerum vulgarium fragmentum n. 23, quella che inizia con i versi 

Grafici della CONgiunz. Giove-Saturno
singola dell' 1.6.1325 nella costell. Toro
"Nel dolce tempo della prima etade,/ che nascer vide et anchor quasi in herba/ la fera voglia che per mio mal crebbe, perché cantando il duol si disacerba,/ canterò com'io vissi in libertade, mentre Amor nel mio albergo a sdegno s'ebbe."

Qui lui sta parlando dell'arrivo ad inizio del 1325 (quando aveva ancora 20 anni) della congiunzione G-S che si sarebbe rivelata singola con culmine al 1° giugno di quell'anno.

Di come le congiunzioni G-S del 1345 e 1365 spieghino e permettano di datare tutto il gruppo dei cosiddetti sonetti fenicei (Rvf 185, 321, 323) ho già scritto anche in questo blog e quindi non starò qui a ripeterlo (basta fare un search con q=Petrarca). 

mercoledì 24 settembre 2014

Petrarch's 1365 STRANGE PHOENIX was 'actually' a UNICORN (i.e. a single J-S conjunction)

I saw a strange phoenix, both its wings
clothed in crimson, and its head with gold,
solitary and alone in the wood,
I first thought its form heavenly and immortal
to the sight, till it reached the uprooted laurel,
and the fountain that the earth had swallowed:
all things fly towards their end:
seeing the leaves scattered on the ground,
and the broken trunk, and that dry spring,
it turned its beak on itself,
almost disdainfully, and in a moment vanished:
so that my heart burns with pity and love.

[Translation of the 5th vision in Petrarchan sonnet n. 323 (from site: www.poetryin translation.com)]