Gestell des Geviertes aus Anlass der Abgeschiedenheit (180°) Jupiter-Saturn |
De Seyn, Giuseppe De Cesaris' blog - Italy
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martedì 16 aprile 2024
Della PETROSITA', del DOLORE CHE PIETRIFICA e della ABGESCHIEDENHEIT ... da DANTE, a TRAKL e ad HEIDEGGER
venerdì 22 marzo 2024
Sulla 'STELLA' vista da MAOMETTO nella notte del 26 MARZO DEL 610 accanto alla FALCE DI LUNA CALANTE
Aspetto del cielo visto da Maometto nella sera e notte 26-27 marzo 610, quando si sentì chiamato alla profezia. |
mercoledì 6 marzo 2024
CONVERSIONE, STIMMATE E MORTE di S. FRANCESCO e CONGIUNZIONI GIOVE-SATURNO del 1205-06 e del 1226
Il Crocifisso di San Damiano visto e meditato da Francesco nel 1206 |
La prima delle due congiunzioni G-S- citate è quella stessa del 1205-06 che ispirò il sufi andaluso Ibn 'Arabi a scrivere la sua Epistola delle Luci (Risalat al-anwar). La seconda è quella i cui grafici si riportano qui sopra, che s. Francesco molto probabilmente seguì attentamente già nell'estate-autunno del 1224 (stimmate!) che culminò il 5 marzo 1226 con uno strettissimo allineamento tra i due pianeti (appena 0° 02' 32" di differenza angolare residua) nella costellazione del Capricorno e che si protrasse fin oltre la morte del Santo, avvenuta il 3 ottobre 1226. Questo biennio 1224-1226 di s. Francesco è ricordato anche da Dante nel canto XI del suo Paradiso: ".. nel crudo sasso intra Tevero ed Arno/da Cristo prese l'ultimo sigillo,/che le sue membra due anni portarno." (Par XI:106-108).
lunedì 12 febbraio 2024
La 'VISIO BEATIFICA' del 1205-1206 di IBN 'ARABI (Zeitpunkte der SeinsGeschichte)
sabato 3 febbraio 2024
PENSANDO A MOSE'.. il divisore delle acque del mare !!
Lascio a voi tutti, cari amici e lettori che così numerosi mi seguite, di intuire - aiutandovi magari con qualche mio scritto - tutti i nessi esistenti tra i vari aspetti di queste tematiche, fondamentali per la storia filosofica, religiosa, letteraria ed anche politica non solo dell' Occidente.
martedì 16 gennaio 2024
SEYNsGESCHICHTE: MANIFESTAZIONE DEL LOGOS ALETHES al TEMPO DI GIUSTINO MARTIRE 153-154
venerdì 15 dicembre 2023
SEINsGESCHICHTE: 165/4 aC, VISITA DEL DIO D'ISRAELE, RIVOLTA DEI MACCABEI ed ISTITUZIONE DI CHANUKAH
Come sarà poi anche per le rivolte antiromane nella Diaspora (114-117) e palestinese di Bar Kochba (132-135), la rivolta antisiriana dei Maccabei (166-164 ac), guidata cioè dal sacerdote Mattatia e dai suoi cinque figli Giovanni, Simone, Eleazaro, Giuda e Gionata, si svolse alla presenza del dio d' Israele, cioè in previsione dell'imminente arrivo e del verificarsi della congiunzione Giove-Saturno del 165 aC (vedi i relativi grafici soprastanti), sperando ovviamente che ciò garantisse il successo, la vittoria, cosa che in questo caso effettivamente avvenne e che venne qualche mese dopo festeggiata con l'istituzione della Festa delle luci o Chanukah o Hanukkah.
Come descrivo più in dettaglio alle pagine 102 e seguenti del mio libro "Congiunzioni Giove-Saturno e storia giudaico-cristiana", la rivolta fu promossa da Mattatia ma, dopo la sua morte nel 166 ac, la guida fu assunta dal figlio Giuda che ne divenne un vero e proprio eroe durante tutto l'anno 165, quello della congiunzione, e la primavera-estate del successivo. Riconquistata Gerusalemme, il Tempio fu riconsacrato al giudaismo esattamente nello stesso giorno - il 25 Kislev - in cui tre anni prima (167 ac) Antioco IV di Siria (Antioco Epifane) vi aveva fatto offrire, come primo atto del suo programma di degiudizzazione della Palestina, il primo sacrificio pagano dedicato a Zeus olimpico.
Tale fu l'importanza della vittoria maccabeica e della riconsacrazione del Tempio, che tuttora gli ebrei di tutto il mondo ne tramandano la memoria con una delle loro principali festività: Channukah ("Inaugurazione"), otto giorni dedicati al ricordo ed alla purificazione.
martedì 12 dicembre 2023
La CONGIUNZIONE GIOVE-SATURNO TRIPLA 1305-1306 cantata da LAPO GIANNI
Siccome i Magi a guida de la stella
girono inver le parti d'Oriente
per adorar lo Signor ch'era nato,
così mi guidò Amore a veder quella
che 'l giorno amanto prese novamente,
ond'ogni gentil cor fu salutato.
I' dico ch'i' fu' poco dimorato,
ch'Amor mi confortava: non temere,
guarda com'Ella vien umile e piana.
Quando mirai un po' m'era lontana:
allora m'afforzai per non cadere;
il cor divenne morto ch'era vivo.
Io vidi lo 'ntelletto su' giulivo
quando mi porse il salutorio sivo.
mercoledì 6 dicembre 2023
Sulle SCOPERTE e le relative COMUNICAZIONI FORMALI
"Passò un anno prima che il lavoro, ormai concluso, di Feynman sui suoi famosi diagrammi venisse pubblicato: aveva voglia e, anzi, era ansioso di condividere le sue idee conversando con chiunque stesse ad ascoltarlo, ma trovava sgradevole il compito di redigere una comunicazione formale e procrastinò questa operazione finché gli fu possibile. La sua comunicazione originale, 'Space-Time Approach to Quantum Electrodynamics', sarebbe potuta anche non essere mai stata scritta se Feynman non si fosse recato a Pittsburgh per passare alcuni giorni con i suoi amici Bert e Mulaika Corben.
Mentre era a casa dei Corben, gli amici lo obbligarono a mettersi seduto e a scrivere il pezzo, mentre Feynman accampava tutte le scuse possibili per non farlo. Mulaika, che era una donna con una personalità estremamente forte, decise di ricorrere a misure estreme: lo chiuse a chiave nella sua stanza e si rifiutò di lasciarlo uscire prima che l'articolo fosse completato. Era una delle poche persone in grado di tenere testa a Feynman opponendo la propria volontà alla sua."
lunedì 6 novembre 2023
AUTUNNO DEL 1282: LA 'DONNA' DEL GIOVANE DANTE, ambizioso NOVIZIO D'AMORE
Confessa lui stesso, a saper comprendere quel che dice nei primi capitoli della Vita Nova, che, giovane com'era ed ancora inesperto, si sbagliò a scegliere le figure da poetare, in particolare la sua 'donna', 'madonna', ed Amore. Fu così che quando nell'estate autunno del 1282 il pianeta Marte incominciò ad avvicinarsi progressivamente al più grande Giove, fino ad andare in stretta congiunzione con esso il 7 ottobre 1282 (congiunzione benissimo visibile dopo il tramonto, alla sera), Dante prese coraggio, scrisse il suo primo sonetto A ciascun'alma presa, e gentil core "ne lo quale io salutasse tutti li fedeli d'Amore; e pregandoli che giudicassero la mia visione, scrissi a loro ciò che io aveva nel mio sonno veduto."
Le tre risposte in rima degli esperti "fedeli d'Amore" pervenuteci (Guido Cavalcanti, Terino da Casterfiorentino, Dante da Maiano), generiche, garbate o ironiche, non furono così chiare da far cambiare idea a Dante: il pianeta Marte rimase la sua 'madonna' e le sue dinamiche evoluzioni rimasero ancora a lungo oggetto della sua poetica. Scriverà infatti nella Vita Nova, ove Marte assumerà anche la funzione di 'donna schermo': "Con questa donna mi celai alquanti anni e mesi; e per più fare credente altrui, feci per lei certe cosette in rima, le quali non è mio intendimento scrivere qui, ..".
A voi italianisti/dantisti professionisti, attivi sia in Italia che abroad, che avete molto più tempo di me e che siete per ciò pagati (con denaro generalmente pubblico), lascio ora il compito di trovare quali e quante conseguenze per gli studi danteschi, cavalcantiani, .. ... avrà quel che oggi vi ho rivelato.
mercoledì 25 ottobre 2023
Ricordando F. Nietzsche nell' anno 180° dalla nascita: DER ERLOeSENDE MENSCH - IL LIBERATORE
Irgendwann, in einer staerkeren Zeit, als diese morsche, selbstzweiflerische Gegenwart ist, muss er uns doch kommen, der erloesende Mensch der grossen Liebe und Verachtung, der schoepferische Geist, den seine draengende Kraft aus allem Abseits und Jenseits immer wieder wegtreibt, dessen Einseimkeit vom Volke missverstanden wird, wie als ob sie eine Flucht vor der Wirklichkeit sei waerend sie nur seine Versenkung, Vergrabung, Vertiefung in die Wirklichkeit ist, damit er einst aus ihr, wenn er wieder ans Licht kommt, die Erloesung dieser Wirklichkeit heimbringe: ihre Erloesung von dem Fluche, den das bisherige Ideal auf sie gelegt hat. Dieser Mensch der Zukunft, der uns ebenso vom bisherigen Ideal verloesen wird als von dem, was aus ihm wachsen musste, vom grossen Ekel, vom Willen zum Nichts, vom Nihilismus, dieser Glockenschlag des Mittags und der grossen Entscheidung, der den Willen wieder frei macht, der der Erde ihr Ziel und dem Menschen seine Hoffnung zurueckgibt, dieser Antichrist und Antinihilist, dieser Besieger Gottes und des Nichts - er muss einst kommen ...
- Aber was ich rede da? Genug, Genug! An dieser stelle geziemt mir nur eins, zu schweigen; ich vergriffe mich sonst an dem, was einem Juengeren allein freisteht, einem 'Zukuenftigeren', einem Staerkeren, als ich bin - was allein Zarathustra freisteht, Zarathustra dem Gottlosen ... [F.N., Gesammelte Werke, Anaconda 2012, S. 682]
*
Prima o poi, in un'età più forte di questo presente marcio e dubbioso di sé, dovrà pure giungere fino a noi l'uomo del riscatto, l'uomo del grande amore e disprezzo, lo spirito creatore, sempre di nuovo sospinto dall'urgere della sua forza via da ogni isolamento, da ogni trascendenza, l' uomo la cui solitudine è fraintesa dal popolo, come se fosse una fuga dalla realtà - mentre è soltanto il suo sprofondare, il suo seppellirsi, il suo affondare nella realtà, per poter estrarre e portare con sé un giorno, tornato nuovamente alla luce, la redenzione di questa realtà: la sua redenzione dalla maledizione che l'ideale, quale è stato finora, le ha gettato addosso. Quest'uomo del futuro, che ci redimerà non solo dall'ideale quale è stato sino ad oggi, ma anche da quello che da esso dovette nascere, dalla grande nausea, dalla volontà del nulla, dal nichilismo, questo rintocco del mezzodì e della grande decisione, che libererà di nuovo l'uomo, che restituirà alla terra la sua meta e all'uomo la sua speranza, questo anticristo e antinichilista, questo vincitore di Dio e del nulla - dovrà venire un giorno ...
Ma che sto dicendo? Basta, basta! A questo punto solo una cosa è quella giusta, tacere; altrimenti mi attribuirei ciò che è consentito solo a chi è più giovane, ad un 'venturo', ad uno più forte di quanto io sia, consentito solo a Zarathustra, a Zarathustra il senzadio ...
[F.N., Opere 1882/1895, Newton Mammut, 1993, p. 627]
lunedì 11 settembre 2023
LA SPARIZIONE DI EMANUELA ORLANDI IL 22.06.1983: UNA STORIA INIZIATA COME PRESSIONE MASSONICA ?!
Stavo notando che la sparizione di Emanuela Orlandi avvenne proprio mentre la Congregazione per la Dottrina della Fede, presieduta dall'allora cardinale J. Ratzinger (futuro Benedetto XVI) era impegnata ad elaborare la risposta al quesito se era mutato o no il giudizio della Chiesa sulla massoneria, per il fatto che nel nuovo Codice di Diritto Canonico - pubblicato il 25 gennaio 1983 - la massoneria stessa non veniva citata espressamente come nel Codice precedente.
Si ricorderà che erano quelli gli anni in cui l'ambiente cattolico tradizionalista era preoccupato dalle voci insistenti su una massiccia infiltrazione massonica tra le più alte cariche ecclesiastiche, con la costituzione di una ipotetica Gran Loggia vaticana. Perfino di autorevolissimi cardinali erano stati pubblicati i presunti dati di iscrizione alla massoneria, ad esempio quelli del Vicario pontificio per la diocesi di Roma, il card. Ugo Poletti (1914-1997).
La risposta ufficiale della Congregazione di Ratzinger al quesito postole, dal titolo "Dichiarazione sulla Massoneria", fu pubblicata il 26 novembre 1983, quindi cinque mesi dopo la sparizione di Emanuela e quand'erano in pieno svolgimento sia gli appelli di Giovanni Paolo II per Emanuela che il concomitante invio di messaggi e telefonate dai presunti rapitori che chiedevano o fingevano di chiedere lo scambio Agca-Emanuela. Potrebbe essersi dato (ipotesi possibile?) che, se la Congregazione di Ratzinger avesse dichiarato sua sponte nelle prime settimane dopo il 22 giugno di non avere altro da aggiungere sulle associazioni anticlericali rispetto a quanto pubblicato a gennaio 1983, allora Emanuela sarebbe forse ricomparsa.
La Dichiarazione del 26 novembre spiegava invece che la mancata citazione a gennaio 1983 della massoneria era dovuta solo al fatto che essa era ricompresa in categorie condannate più ampie e precisava esplicitamente: "Rimane pertanto immutato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro principi sono stati sempre considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa e perciò l'iscrizione a esse rimane proibita. I fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione."
Prima di chiudere e firmare la Dichiarazione, il card. Ratzinger ci tenne a precisare - evidenziando in neretto - che anche il papa condivideva: "Il Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, nel corso dell' Udienza concessa al sottoscritto Cardinale Prefetto, ha approvato la presente Dichiarazione, decisa nella riunione ordinaria di questa S. Congregazione, e ne ha ordinato la Pubblicazione." Roma, 26 novembre 1983.
lunedì 19 giugno 2023
Sul misterioso disaccordo DANTE - GUIDO CAVALCANTI: " .. UNA SCURITATE LA QUAL DA MARTE VENE"
domenica 4 giugno 2023
L' UNICORNO del RE DI NAVARRA TEOBALDO I (21.09.1246)
La congiunzione Giove-Saturno singola culminata il 21 settembre 1246 nella costellazione della Vergine (confine Libra) |
Ausi com l' unicorne sui
qui s'esbahist en regardant
quant la pucelle va mirant ... ...
Ecco, pur conoscendo per ora solo superficialmente sia Thibaut IV de Champagne che tutti i trovatori, io propongo agli studiosi del settore (ad iniziare dal prof. Canettieri della Sapienza, dai ricercatori E.F. Di Meo, M. Bisceglia, ..) una possibile motivazione e datazione della suddetta canzone dell' unicorno di Thibaut, legate all'osservazione da parte sua negli anni 1246-47 della visibilissima congiunzione Giove-Saturno singola che culminò il 21 settembre 1246 tra le stelle della costellazione della Vergine (vicino al confine con la Bilancia).
mercoledì 22 febbraio 2023
Ecco il fondamento per nuovi studi sul PETR.ARCA
martedì 29 novembre 2022
GUITTONE d'AREZZO segue i pianeti separarsi e ricorda la CONGIUNZIONE GIOVE-SATURNO DOPPIA DEL 1265-66 (quella della nascita di DANTE)
Con più m'allungo, più m'è prossimana
la fazzon dolce de la donna mia,
che m'aucide sovente e mi risana
e m'ave miso in tal forsenaria,
che 'n parte ch'eo dimor' in terra strana,
me par visibil ch'eo con ella sia,
e [un']or credo tal speranza vana
ed altra mi ritorno en la follia.
Così como guidò i Magi la stella,
guida[me] sua fazzon gendome avante,
che visibel mi par e incarnat' ella.
Però vivo gioioso e benistante,
ché certo senza ciò crudele e fella
morte m'auciderea immantenante.
giovedì 3 novembre 2022
LE DUE FASI 'PETROSE' DELLA POETICA DANTESCA spiegate dalle DIS-GIUNZIONI DI GIOVE DA SATURNO
A fondamento della mia proposta interpretativa è la considerazione che se Giove in 19,86 anni (7254 giorni) supera il lento Saturno di 360°, di un giro, e torna di nuovo in congiunzione con esso, in metà di detto intervallo cioè dopo 9,93 anni (3627 giorni) esso Giove avrà superato Saturno solo di mezzo giro, di 180°: i due lontani pianeti si troveranno insomma da parti opposte rispetto al Sole ed anche rispetto a Terra, visto che noi 'giriamo' solo a circa 1/5 della distanza di Giove dal Sole e a circa 1/9 di quella di Saturno. Ciò significa che in questa condizione mentre uno dei due pianeti sta sorgendo l'altro sta già tramontando e viceversa .. la 'donna angelicata' insomma è ora totalmente strabica, dissociata, si nasconde, si fa vedere poco e male e comunque non saluta. Di fronte a questa 'donna dura come pietra' anche il sensibile animo del poeta è ora freddo, gelato e pietrificato. A fatica dovrà attendere che, riavvicinandosi i due pianeti (i due occhi dell' amata), essa si mostri di nuovo come una dolce e attraente pargoletta/giovanetta.
Il nuovo criterio di interpretazione e datazione delle petrosità, basato quindi sulle dis-giunzioni tra Giove e Saturno, permette non solo di ritrovare la già nota datazione al solstizio invernale del 1296 di quella che io chiamo ora la prima petrosità dantesca, ma anche di identificarne astronomicamente una nuova - la seconda petrosità dantesca - da collocare circa 19 anni dopo la prima, tra il 21 agosto 1314 ed il 10 luglio 1315: i due pianeti erano infatti eliocentricamente a 180° uno dall'altro precisamente il 26 marzo 1315. E' proprio questo il periodo di stesura da parte di Dante dei canti finali (XXX, XXXI, ..) del Purgatorio, nei quali canti molti esegeti hanno già ritrovato lo stile proprio delle rime 'petrose' scritte in occasione della prima petrosità.
Dante del resto l'ha detto chiaramente appena qualche canto prima:"Io son un che, quando Amor mi spira, noto e a quel modo ch'ei ditta dentro [quel che scrivo] vo significando." (Pg XXIV,52-54)
Ecco il link per quelli di voi, cari lettori, che fossero interessati ad ascoltare tutto il mio intervento del 21 ottobre (conclusioni incluse!!) al XXI Convegno di Archeoastronomia di Firenze: dal tempo 3:24 al tempo 3:52 del video seguente --->>
sabato 1 ottobre 2022
GIOVE e SATURNO erano in CONGIUNZIONE alla DATA DELLA PRESUNTA CREAZIONE DEL MONDO (3760 aC)
La cosa singolare che ho notato già da molti anni, ma che ora vorrei mettere qui in evidenza, è che quell'anno nel quale secondo il primo libro della Bibbia - Gen(1,2) - Dio cioè gli Elohim si libravano sulle acque ed iniziavano la creazione del mondo era in realtà un anno di congiunzione Giove-Saturno, come si può dimostrare con un semplice calcolo.
Ripensando ad esempio alla congiunzione G-S 'covidiana' di due anni fa, cioè del 21 dicembre del 2020, e tenendo conto dell' intervallo medio tra una congiunzione G-S e la successiva (o la precedente) - 19.86 anni - possiamo trovare qual è il numero di intervalli trascorsi dal 3760 aC al 2020, cioè alla congiunzione di due anni fa:
[2022-2 -(-3760)] / 19.86 =(2020 + 3760)/ 19.86 = 5780/19.86 = 291.04
il che significa, essendo da allora trascorsi un numero intero di intervalli, che la congiunzione G-S di due anni fa era la 291esima successiva a quella posta a base, a fondamento del calendario ebraico.
Il fatto che le indicazioni della Bibbia e la tradizione rabbinica abbiano portato a fissare l'origine del calendario in un anno di congiunzione Giove-Saturno conferma in pieno la mia teoria della rilevanza di questo fenomeno di astronomia planetaria per tutta la tradizione abramitica, quindi sia ebraica che cristiana che islamica.
domenica 17 luglio 2022
Il famoso HOROLOGIUM AETERNAE SAPIENTIAE da Enrico SUSO (1296-1366) a Nicola CUSANO (1401-1464)
Single Jupiter-Saturn conjunction occurred on June 2nd, 1325 in the constell. Taurus |